TRA LE 170 DOMANDE RICEVUTE DA ASSOCIAZIONI, SCUOLE E ENTI PUBBLICI, IL CDA DELLA FONDAZIONE CARLO MARCHI HA INFINE SELEZIONATO I PROGETTI VINCITORI DEI CONTRIBUTI, CHE ELENCHIAMO QUI SOTTO:
TRA LE 170 DOMANDE RICEVUTE DA ASSOCIAZIONI, SCUOLE E ENTI PUBBLICI, IL CDA DELLA FONDAZIONE CARLO MARCHI HA INFINE SELEZIONATO I PROGETTI VINCITORI DEI CONTRIBUTI, CHE ELENCHIAMO QUI SOTTO:
il “Doposcuola Romero” è attivo dal 2018 in un quartiere della periferia di Prato. Si svolge nel locale centro civico ed è animato da insegnanti in pensione che prestano la loro opera gratuitamente e da studenti universitari a compenso orario. I ragazzi frequentano la locale scuola media Don Milani che segnala agli studenti più fragili il doposcuola e lo mette in contatto con i docenti. Ci sono anche attività collaterali di coinvolgimento delle famiglie ed educative per stimolare alla cura dei beni comuni. Il doposcuola è già attivo on line e tornerà in presenza quando la pandemia lo consentirà, così come le altre attività previste.
La crisi economica degli ultimi dieci anni ha incrementato disoccupazione e
povertà. La pandemia ha aggravato notevolmente la situazione.
Il progetto ha come scopo di contribuire al pagamento di utenze casa, affitto e farmaci, in aiuto ad alcune famiglie che in questo critico periodo di tempo si trovano in gravi difficoltà economiche.
Il progetto “Spazio Donna” ha come obiettivo quello di creare uno spazio fisico e temporale, dedicato soltanto alle donne, dove potersi raccontare e confrontare, trovando così l’eventuale soluzione a piccoli e grandi problemi grazie ad un percorso guidato da due conduttrici esperte e le testimonianze su diverse tematiche quali: salute, alimentazione, volontariato, attività fisica. La finalità di questi percorsi è far sì che ogni partecipante, singolarmente o in gruppo, riesca autonomamente, al termine del percorso, a mantenere questo suo spazio realizzando l’attività che più gli piace, sia essa di volontariato, sportiva o semplicemente del tempo per sé, in compagnia.
Il progetto prevede il rafforzamento della mensa sociale “Pane e Vino”, già attiva nel territorio del Valdarno Aretino, con un ampliamento dei servizi anche per il Valdarno Fiorentino. In particolare il progetto permetterà l’acquisto di un mezzo di trasporto per i pasti e la formazione professionale di persone svantaggiate ed escluse dal mercato del lavoro. Le stesse verranno poi inserite nella mensa attraverso l’attivazione di borse/lavoro, sempre previste dal progetto finanziato dalla Fondazione Marchi.
Il progetto vuole offrire a donne migranti e persone LGBT di origine migrante, l’opportunità di essere sostenute nell’attuale situazione di difficoltà economica e sociale provocata dalla pandemia Covid19, anche nella ricerca del lavoro. A tal fine verrà creato un network di aziende sensibili ai temi di diseguaglianza, marginalità, discriminazione.
L’idea nasce dalla sfida di fare bene il bene, togliendo dal proprio vocabolario la parola “assistenzialismo”. Scopo principale è l’accompagnamento al lavoro, inserimento lavorativo e valorizzazione definitiva e risolutiva degli ultimi, degli inoccupabili, degli “scarti umani” in un progetto assimilabile ad uno aziendale-familiare. Non ha un target definito di destinatari, ma si rivolge ad ogni tipo di persona svantaggiata, qualunque sia il suo svantaggio e opera facendo leva su quello che è la propria attitudine, capacità e talento, sostenendo e curando le loro “povertà”. Il metodo si è concretizzato attraverso la nascita di un laboratorio artigianale sociale che lavora con materiali considerati SCARTI (da buttare) e il recupero li trasforma nella realizzazione di oggetti meravigliosi (arredo, gadget, giochi, per animali) attraverso le mani degli “SCARTI” della popolazione, così considerati dalla collettività. Ecco perché il suo nome “parola chiave: SCARTO”.
“Noi ci Siamo” è un progetto di inclusione sociale e di tutela della salute intesa come benessere biopsicosociale.
Attraverso i nostri servizi miriamo al miglioramento della qualità della vita delle famiglie che si rivolgono a noi e aderiscono all’iniziativa. Offriamo assistenza nella ricerca attiva di lavoro, nella riqualificazione professionale, nel disbrigo di pratiche burocratiche, oltre all’accompagnamento con i nostri mezzi attrezzati secondo necessità e assistenza di professionisti in base al bisogno. Ci prendiamo cura del singolo e del gruppo famiglia offrendo inoltre una serie di attività ludico-ricreative e didattiche, con l’intento di andare incontro alle esigenze culturali e sociali di ogni fascia d’età.
Un orto didattico sarà a disposizione delle famiglie e sarà possibile affiancare la nostra unità cinofila nelle sue attività di addestramento alla ricerca, i nostri istruttori offriranno nozioni di comportamentismo canino e avvicinamento al cane, per soddisfare la curiosità di grandi e piccini.
Attraverso il progetto Comunità solidale ci si pone l’obiettivo di contrastare la povertà ed il disagio sociale. Per fare ciò il progetto vuole mettere in rete una serie di azioni volte al sostegno nell’accesso ai pasti ed a beni quali vestiario, passeggini, pannolini per tutta quella fascia di popolazione in situazione di disagio socio economico. Il cardine del progetto, però, va oltre il lato assistenzialista provando a mettere in moto legami utili a creare un tessuto comunitario in grado di fare rete e provare a dare risposte alle varie forme di disagio socio economico. Per fare questo l’accesso ai pasti sarà regolamentato attraverso un buono da poter sfruttare all’interno di una serie di circoli ARCI portati avanti da volontari. L’accesso ai buoni sarà previsto anche per quelle persone che, seppur considerate sopra la soglia minima di povertà e quindi escluse da una serie di strumenti di sostegno, faticano ugualmente nel provvedere all’alimentazione; e sarà rivolto anche a tutte quelle persone in situazione di “solitudine involontaria” che attraverso l’accesso al pasto possono conoscere ed inserirsi in una realtà, come quella dei circoli, dove attraverso le attività di socializzazione potranno acquisire un mezzo per uscire da situazioni di solitudine. Il punto di distribuzione del vestiario invece sarà basato su un meccanismo di banca del tempo e di profilazione delle competenze, cosicché attraverso lo strumento di legami comunitari, si possa mettere in rete competenze e conoscenze volte ad inserirsi in tutti i canali informali di ricerca di lavoro. L’accesso ad entrambi gli strumenti avverrà, infatti, attraverso colloqui con chi ne farà richiesta e attraverso la segnalazione dei Servizi sociali del Comune della Provincia di Pistoia. Inoltre, l’attività di accoglienza sarà anche il momento in cui supportare le persone nella compilazione dei moduli, o l’orientamento, a tutti gli strumenti di welfare locale e nazionale. (Bonus libri, contributo affitto, bonus bebè, carta acquisti etc) Grande attenzione, nella realizzazione del progetto, sarà quella di creare meccanismi volti alla sostenibilità post conclusione, attraverso la creazione di un meccanismo di volontariato e di auto finanziamento. Infine, ultima azione del progetto sarà quella dell’analisi dei dati acquisiti attraverso gli accessi ed i colloqui in modo tale da rendere una fotografia delle situazioni intercettate ma, anche, un focus su eventuali nuovi bisogni emergenti.
Il progetto Students4Students ha come obiettivo l’affiancamento di un/una tutor universitari a alunne/i di scuole primarie e secondarie di primo grado con bisogni educativi speciali, per un sostegno didattico a distanza. Gli students da affiancare sono segnalati dai 5 istituti comprensivi pilota di Firenze, in collaborazione con il Comune di Firenze e in convenzione con l’Università degli Studi di Firenze.
Gli obiettivi del progetto sono:
• sostenere insegnanti e sistema scolastico
• affiancare alunne/i “fragili” (Bes – Bisogni educativi speciali)
• coinvolgere in un volontariato attivo un ampio numero di giovani, e possibilmente motivarli/premiarli attraverso crediti formativi scolastici o universitari, premi o riconoscimenti altri da parte della città
• sostenere le famiglie che dispongono minori strumenti culturali ed economici
• contribuire a colmare i bisogni che la situazione d’emergenza di quest’anno ha portato alla luce
• promuovere e supportare un progetto importante e concreto per la città interessata al progetto, che coinvolge tutte le fasce più giovani, futuro della città stessa
Il nostro Progetto si rivolge ai bambini con Disabilità e con Disturbi del Neurosviluppo che durante il lookdown hanno perso le loro importantI routine e scolastiche e hanno rallentato il loro apprendimento. L’obiettivo del Progetto è l’inclusione di questi bambini in un percorso di recupero e potenziaento delle abilità carenti con professionisti specializzati che si occuperanno esclusivamente di loro in forma gratuita.
La condizione della nascita segna irrimediabilmente un individuo nel suo percorso di crescita e di vita. Spesso nascere in una famiglia povera economicamente e culturalmente, determina il percorso di crescita di un individuo e le sue prospettive future.
La povertà economica è condizione anche della povertà educativa e viceversa.
Nella realtà del Comune di Prato, ci sono 113 bambini al di sotto dei 5 anni,che vivono di precarietà, Negli ultimi mesi, a Prato, si sono aggiunte ulteriori emergenze e altri bambini si ritrovano in ambiti di povertà.
Con questo progetto, vorremmo interrompere questo binomio, offrendo opportunità educative mirate, nei servizi educativi, coinvolgendo i bambini, le famiglie e gli insegnanti . Creando un modello che attivi i processi di inclusione, attraverso la partecipazione attiva di tutte le voci coinvolte in una scuola dell’infanzia.
Il progetto mira al supporto diretto a nuclei familiare e minori in difficoltà economica legata a emergenza covid, perdita del lavoro. Tutela della dignità dell’individuo e mantenimento dei servizi essenziali.
Il progetto si pone la finalità di diffondere informazione, cultura, critica di lettura e veridicità delle notizie attraverso la formazione in ambito informatico e giornalistico. I destinatari del progetto (giovani dai 18 ai 30 anni in situazione di precarietà), affiancati da giornalisti e professionisti, apprenderanno le tecniche di lettura, ricerca e scrittura di articoli su temi attuali.
Il nostro progetto mira a fornire sostegno scolastico gratuito ai bambini di famiglie straniere che frequentano le scuole primarie del centro storico di Firenze, per compensare le lacune accumulate nel periodo di prolungato lockdown. Al fine di contrastare le diseguaglianze e garantire a tutti maggiori possibilità, il dopo scuola si avvale del supporto e delle competenze di docenti, genitori, studenti delle scuole superiori.
Il progetto “Un passo avanti… e due accanto!” si rivolge a bambini/e e ragazzi/e delle scuole primaria e secondaria di primo grado nel territorio di Dicomano e Pontassieve e ha l’intento di supportare le famiglie da un punto di vista extrascolastico ma anche sociale, culturale ed emotivo, tramite servizi di doposcuola/aiuto compiti e di laboratori gratuiti.
La pandemia da Covid-19 si è configurata come uno shock simmetrico, che ha investito, progressivamente ed in maniera sostanzialmente omogenea, tutti i paesi. I suoi effetti, però, si sono rivelati profondamente asimmetrici, con le varie misure di contenimento che hanno avuto conseguenze estremamente differenziate. In tale contesto, i bambini e gli adolescenti hanno dovuto fronteggiare prima l’interruzione di ogni attività didattica e poi la sospensione di tutte le iniziative ludiche, ricreative, di inclusione e di supporto, colpendo in particolar modo i giovani che vivono in condizioni di povertà o marginalità sociale, per i quali l’accesso a questi strumenti rappresenta, molto spesso, l’unica possibilità di crescita. La povertà economica e educativa pregressa si combina, così, con la povertà prodotta dall’attuale emergenza sanitaria, aggravando seriamente le situazioni di disagio pre-esistenti.
Il progetto “Attiviamoci! – Percorsi di cittadinanza attiva e di empowerment giovanile per minori a rischio marginalità sociale” intende proprio raccogliere questa sfida, ponendosi specificatamente due obiettivi fondamentali: ridurre il divario culturale e i ritardi educativi e relazionali dei minori coinvolti, incrementando le occasioni di socialità ed i momenti di formazione attraverso l’attivazione di percorsi laboratoriali di educazione non formale; rafforzare l’impegno e la partecipazione degli adolescenti all’interno della loro comunità, in uno spazio di ascolto e condivisione dei problemi percepiti come più urgenti, supportandone il processo critico nella definizione di strategie innovative per un loro superamento.
Interventi educativi volti a colmare il gap formativo a favore di alunni di origine straniera con il coinvolgimento delle famiglie. Interventi di recupero e di sostegno scolastico contro l’abbandono e la dispersione scolastica.
Con il prezioso appoggio e riconoscimento fornitoci dalla Fondazione Marchi a partire dal mese di marzo 2021 sarà attivo nel nostro territorio il progetto che abbiamo chiamato “Apprendimento per tutti” a sottolineare la caratteristica principale della nostra proposta, ovvero quella di dedicare azioni mirate al rafforzamento dell’apprendimento verso quei bambini e ragazzi che sono stati duramente colpiti dall’emergenza sanitaria e che sono stati fortemente discriminati rispetto ad altri alunni maggiormente competenti.
Partendo da una corretta rilevazione dei bisogni il progetto “Apprendimento per tutti” individuerà una gamma di interventi adeguati e calibrati per fasce di età, che risponderanno in modo puntuale al bisogno di supportare nello svolgimento dei compiti pomeridiani bambini della scuola primaria, secondaria di primo, secondo grado.
Individuazione dei soggetti partecipanti tra gli studenti del territorio pistoiese agendo su vari tipi di disuguaglianza, creazione di laboratori di informatica per stimolare creatività e capacità tecnologico-informatiche e abilità manuale per acquisire maggiore indipendenza e autostima.
Il progetto mira a realizzare l’ammordernamento dei PC presenti nella scuola, tramite l’istallazione di sistemi operativi open source e software didattico gratuito. Formazione e monitoraggio delle buone pratiche del riuso e del superamento del gap formativo.