TRA LE 148 DOMANDE RICEVUTE DA ASSOCIAZIONI, SCUOLE E ENTI PUBBLICI, IL CDA DELLA FONDAZIONE CARLO MARCHI HA INFINE SELEZIONATO I PROGETTI VINCITORI DEI CONTRIBUTI, CHE ELENCHIAMO QUI SOTTO:
TRA LE 148 DOMANDE RICEVUTE DA ASSOCIAZIONI, SCUOLE E ENTI PUBBLICI, IL CDA DELLA FONDAZIONE CARLO MARCHI HA INFINE SELEZIONATO I PROGETTI VINCITORI DEI CONTRIBUTI, CHE ELENCHIAMO QUI SOTTO:
Il progetto ATENE mira a promuovere una innovativa campagna di sensibilizzazione sul tema della prevenzione della violenza di genere e dell’eliminazione di stereotipi e discriminazioni di genere nell’area pratese, coinvolgendo attivamente tutta la rete degli attori territoriali, dagli istituti scolastici sino alla società civile.
Un laboratorio di arteterapia per i giovani detenuti dell’Istituto Penale Minorile di Firenze, con focus sulla violenza sulla donna, approdando al tema attraversando l’universo femminile nelle sue caratteristiche fisiche, psicologiche, sociali. Gli argomenti saranno proposti tramite lo studio della storia dell’arte e la visione delle opere artistiche, che diventeranno stimolo per discussioni e riflessioni e spunto per le opere prodotte dagli stessi ragazzi in laboratorio.
Il progetto mira a creare un cambiamento culturale rispetto al tema della violenza di genere, coinvolgendo attivamente circa 30 studenti della scuola ITIS Galileo, nella realizzazione di un video-documentario attraverso una riflessione personale e alcune video-Interviste a testimoni privilegiati.
Tramite le pratiche filosofiche i bambini sono chiamati a costruire un abbecedario creato collettivamente per riconsiderare il loro stesso percorso di crescita, senza dare per scontati stereotipi di genere. Oltrepassare il senso comune di una parola per andare alla ricerca del suo significato più profondo, con l’obiettivo di creare uno spazio di riflessione libero e responsabilizzante, per ripensarsi bambini e bambine.
Un corso di formazione rivolto alle e agli insegnanti delle scuole secondarie, per un’educazione di e al genere da trasmettere alle nuove generazioni e un festival per la cittadinanza, per entrare nel vivo del tessuto sociale, animare scambi, decostruire i meccanismi che producono violenza e discriminazione, produrre una nuova cultura del rispetto. Il corso di formazione sarà strutturato intorno a I secoli delle donne (Biblink, 2019), un “sillabo” innovativo che consentirà alle-ai docenti di portare le questioni di genere in classe, in maniera trasversale e pluridisciplinare (storia, filosofia, diritto, letteratura, ecc.).
Il progetto mira a fornire ai ragazzi strumenti utili allo sviluppo delle abilità specifiche per il miglioramento della competenza emotiva, in quanto fattore protettivo per il singolo e per il clima della classe, al fine di favorire il benessere individuale e relazionale. I ragazzi saranno accompagnati nel riconoscimento degli aspetti emotivi propri e dell’altro, sostenendo le capacità empatiche e di connessione dei ragazzi e aprendo la riflessione sulle strategie maggiormente funzionali per far fronte alle difficoltà. In tal senso, si prevede che tale lavoro possa avere una ricaduta positiva su un target più ampio, intendendo le persone vicine ai ragazzi a cui è rivolto il progetto (coetanei, genitori, docenti, ecc).
Il progetto G.A.P. si pone in ottica di prevenzione primaria e secondaria della violenza nelle relazioni affettive tra gli adolescenti (Teen Dating Violence), nello specifico si rivolge agli studenti della Scuola Secondaria di primo secondo grado e agli adolescenti a rischio di esclusione sociale afferenti a due cooperative del territorio di Firenze.
“Scarpette Rosse” percorso didattico e artistico per ragazzi, volto alla prevenzione e contrasto alla violenza di genere.
Il progetto Domina dell’Associazione Amici di Daniele è volto a contrastare ogni forma di violenza di genere nei luoghi di lavoro; nella Città Metropolitana di Firenze e nei comuni di Prato e Pistoia, attraverso percorsi sociosanitari di consulenza legale e formativi per tutte le donne che sentono lesa la loro dignità di lavoratrici.
Il progetto analizza il linguaggio visivo in chiave di parità di genere. Gli studenti parteciperanno a laboratori sulle tematiche di genere; saranno poi protagonisti di un percorso di storia del cinema, per analizzare il ruolo della donna dagli inizi del ‘900 ad oggi. Infine, metteranno in pratica, aiutati da un regista, quanto appreso nei laboratori precedenti.
Il progetto ha come obiettivo di evidenziare la trasversalità della problematica della violenza sulle donne e in particolare sulle donne migranti, proponendo un modello di visione e azione Intersezionale che comprenda la sovrapposizione delle categorie razzismo/sessismo, per affrontare la complessità delle molte forme di violenza sulle donne. Le attività si articolano in 3 giornate di studi che si svolgeranno nei territori di Firenze, Pisa e Scandicci coinvolgendo donne migranti, donne sfuggite a situazioni di violenza, operatrici/operatori, educatrici/educatori, volontari-e, studenti di Scienze Sociali e di Medicina, e persone operanti e/o interessate ai vari aspetti della violenza sulle donne.
Il progetto prevede la creazione di percorsi gratuiti di apprendimento della lingua italiana con il fine di sostenere il processo di acquisizione di autonomia della donna migrante nel proprio ruolo di donna/madre, I percorsi di italiano L2 saranno integrati da incontri con professionisti ed esperti con l’obiettivo di creare momenti di riflessione e incrementare la conoscenza e il dialogo con le istituzioni del territorio.
Maison D’Abrì Luisa è un progetto di accompagnamento all’autonomia principalmente per donne rifugiate o straniere senza punti di riferimento validi sul territorio nazionale che per la loro situazione di fragilità sono a rischio di manipolazione, sfruttamento e violenza.
La realtà oggi è in continua evoluzione grazie sopratutto alla velocità con cui la tecnologia si innova. Le nuove generazioni si trovano in mano strumenti di comunicazione complessi senza avere le adeguate competenze di gestione. La scuola è chiamata a creare utenti consapevoli attraverso l’educazione all’uso di tali strumenti.
Il progetto, attraverso attività incentrate sul riconoscimento delle proprie e delle altrui emozioni, si pone come obiettivo quello di formulare un percorso educativo volto alla prevenzione e all’educazione del fenomeno del bullismo dentro e fuori la scuola. Obiettivo finale è quello di potenziare nei ragazzi le competenze emotive, favorire il dialogo interculturale, educare al rispetto dell’altro e alla tutela dei più deboli.
Il progetto “Conta su di noi” si pone l’obiettivo di diffondere una cultura dell’empatia e dell’attenzione all’altro, attraverso l’attivazione consapevole delle life skills relazionali e la riflessione sui discorsi di odio propedeutici ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo. Il progetto vede la collaborazioni in rete di cinque istituti superiori di Prato, formerà trenta peer educators e coinvolgerà circa 500 studenti e le loro famiglie.
Il progetto del Liceo classico Galileo riguarda la preparazione di un gruppo di studenti della scuola a costruire un video in tutte le sue fasi: dall’ideazione alla realizzazione, sul tema del bullismo, attraverso l’intervista a coetanei. L’attività sarà seguita da un esperto che aiuterà i ragazzi nell’impresa.
Connessioni è una inconsueta comunità educante, composta da biblioteche comunali e scuole della zona Nord Ovest di Firenze. Lavora al contrasto del cyberbullismo senza distinzione tra spazi pubblici e spazi online e connettendo l’ambiente formale a quello non formale. Ha l’obiettivo di offrire agli studenti l’opportunità di aprire il proprio spazio di azione e realizzare veri e propri eventi di sensibilizzazione che superino i confini della classe e influenzino l’intera società civile.
Progetto di teatro educativo che attraverso incontri con esperti, una campagna mediatica e laboratori teatrali, promuove una futura comunità “senza etichette”, ovvero senza pregiudizi che spesso costituiscono un terreno fertile per la discriminazione e la la prevaricazione dell’altro.